LA VITA SOSTENIBILE. Di Elena DDV Dragotto
Una delle caratteristiche del nostro Istituto HeskaiHer è il confronto con la realtà internazionale in materia di counseling, crescita personale ed evoluzione dell’essere umano e del pianeta. E’ importante per noi portare il nostro contributo alle attività che, a livello internazionale, contribuiscono a migliorare la vita degli esseri umani e a sviluppare al meglio la loro evoluzione, e ricevere nuovi spunti di riflessione. Inoltre, questa presenza, arricchisce le nostre proposte rivolte sia ai professionisti che a tutte quelle persone che vogliono evolvere come esseri umani. In particolare, la Scuola di Voice Dialogue counseling, ha beneficiato nel tempo della ricchezza incontrata e acquisita attraverso la partecipazione, anche attiva, ai diversi convegni internazionali a cui l’Istituto ha partecipato. Questo ha permesso di dare agli studenti una visione del counseling più ampia e critica e allo stesso tempo di riconoscere l’identità precipua del counseling sia italiana che specifica della nostra Scuola.
Il 16 e 17 settembre scorsi si è svolta a Roma la 4th International Conference on Sustainable Development organizzata dall’European Centre of Sustainable Development a cui ha partecipato anche il nostro Istituto con la relazione della dott.ssa Elena DDV Dragotto dal titolo “Expressing our Uniqueness to Create a Sustainable Way of Life”, (L’espressione della propria Unicità per una sostenibilità della Vita).
La relazione è stata accolta con molto interesse anche perché difficilmente, quando si parla di Sostenibilità, si pensa alla possibilità, da parte degli esseri umani, di condurre una vita più soddisfacente a livello personale e non solo in relazione all’ambiente in cui si trovano a vivere o alle leggi economiche da cui sono governati. In sostanza, la tesi sostenuta dalla dott.ssa Dragotto è che “Sostenere l’Unicità dell’essere umano, significa salvaguardare un capitale e renderlo disponibile per l’Umanità e il Pianeta”.
In particolare la dott.ssa Dragotto ha voluto evidenziare l’importanza del counseling, e nello specifico del counseling Voice Dialogue, all’interno di un progetto di sviluppo sostenibile, sostenendo che non si può non tenere presente l’evoluzione dell’essere umano e prescindere dallo sviluppo della propria Unicità se si vuole sviluppare la sostenibilità della vita.
“In una società dove anche nelle relazioni umane vengono a mancare punti di riferimento e ruoli precisi, dove spesso si confonde l’espressione di sé con stereotipi irraggiungibili, falsi, alieni e frustranti, sviluppare un percorso di crescita personale che porti a riconoscere la propria Unicità, permette di creare relazioni con se stessi e con gli altri più intime e soddisfacenti.
La conseguenza è lo sviluppo di una società in cui ciascuno percepisce il proprio valore, a prescindere dalle mode e dai modelli esterni, ed è consapevole e responsabile del proprio ruolo, contribuendo con la propria Unicità allo sviluppo della sua complessità/ricchezza.
L’approccio del counseling Voice Dialogue, creato negli anni ’70 dagli psicologi e psicoterapeuti Hal e Sidra Stone, è risultato essere molto efficace nel sostenere le persone nella ricerca di quella Unicità di cui sono portatori.
Con grande rispetto per l’esperienza umana di ciascuno, il Voce Dialogue facilita le persone ad ampliare se stesse abbracciando sempre più tutta la ricchezza e la complessità di cui sono portatrici, senza giudizio”.
A questo proposito, con orgoglio, ci fa piacere informarvi che l’articolo completo della relazione è stato pubblicato nell’edizione speciale pubblicata in occasione del convegno della rivista internazionale “European Journal of Sustainable Development”. Un riconoscimento importante per il nostro Istituto, per il Voice Dialogue e per il counseling.
La partecipazione ad eventi internazionali, che hanno come interesse e focus il miglioramento della vita degli esseri umani e lo sviluppo della Bellezza, hanno anche un risvolto molto interessante. Ci permette di scoprire quante persone e in quanti luoghi nel mondo si stiano sviluppando attività simili alla nostra. In altre parole: non ci si sente soli! Ma partecipi di un grande movimento di cui non si parla né sui giornali, né in televisione, né alla radio, ma che, come lo definisce Paul Hawken, è una “Moltitudine inarrestabile”!