Il cuore bambino. Dalle illusioni infantili alla forza dell’essere adulti
di Giandomenico Bagatin, Editoriale Programma
Recensione di Ivana Ponzo
Tutti noi conserviamo dentro una parte bambina, (più d’una secondo il Voice Dialogue). Con “cuore bambino” o “mente bambina” si definisce allo stesso tempo una parte antica del cervello, da un punto di vista filogenetico, e quel sistema di processi di adattamento/apprendimento che si sviluppano dai primissimi giorni di vita del bambino. Il primo scopo del nostro sistema è la sopravvivenza: siccome nasciamo immaturi e totalmente indifesi dipendiamo dagli adulti – l’attaccamento è una modalità funzionale a mantenere il legame con la fonte primaria di sicurezza/ sopravvivenza; a questo scopo svilupperemo strategie e comportamenti atti a non farci abbandonare in balia dei pericoli, (per es. si creerà un ideale di sé che un giudice interno – Critico interiore per il Voice Dialogue – si impegnerà a farci mantenere per tutta la vita attraverso critiche e regole, condizionandoci costantemente). Il mondo è al di fuori del nostro controllo, e quindi terribilmente frustrante: il bimbo, che impara che non ottiene subito quello di cui ha bisogno e non riconosce ancora il mondo e se stesso come due fenomeni distinti, sviluppa, per avere sollievo immediato da paura e frustrazione, il pensiero magico: la convinzione, cioè, che la realtà debba rispondere alla propria volontà, l’illusione di poterla controllare attraverso i propri comportamenti o i propri pensieri. Esso risponde alle tre richieste fondamentali del bambino: la ricerca del piacere e la fuga dal dolore, (che è spia di pericolo), e la ricerca di costanti che garantiscano la possibilità di poter prevedere ciò che avverrà (sicurezza), in un ambiente che, invece, produce inevitabilmente dolore, frustrazione e che è in perenne imprevedibile cambiamento. Questi atteggiamenti permangono anche nella nostra vita adulta, spesso celati nell’inconsapevolezza, e agiscono condizionando le nostre scelte, le nostre decisioni, i nostri rapporti. Continuiamo a cercare di soddisfare i nostri bisogni bambini di amore incondizionato (ovvero in cui ci viene dato senza chiedere nulla in cambio, e in cui si accettano le nostre azioni senza giudizio) e siamo continuamente frustrati dalla realtà. Proprio su questo e sulle premesse del pensiero magico che continua ad operare quotidianamente dentro di noi (l’es. estremo sono comportamenti ossessivi e superstizioni), fa leva il controllo sociale (politico, economico, religioso) promettendoci di soddisfare “ le tre Promesse Impossibili: Per Sempre, Senza Fatica, Senza Dolore” (p.88), a partire, naturalmente dalla società consumistica che usa scientemente nella pubblicità, con le sue immagini “luccicose”, di benessere, successo, piacere facile e vita e giovinezza eterne, i bisogni dei nostri bambini interiori, irretendoci in un mondo illusorio dove la felicità si può facilmente comprare. È fondamentale, allora, Risvegliarci da questa grande, onnipervasiva Illusione. Come? Diventando i genitori attenti e amorevoli della nostra (nostre) Parte bambina, che non deve scomparire, ma essere accudita da una posizione di consapevolezza (per il V.D. Ego consapevole). Questo è il processo di Adultità. Prendendoci responsabilità dei bisogni del nostro “cuore bambino”, non agiremo automaticamente schiavi dei suoi “capricci”, e non saremo più facili prede di chi ci vuole convincere o controllare. Potremo contribuire, finalmente, alla nascita di un nuovo mondo, come auspica lo scrittore, più libero e rispettoso, in cui ogni individuo non vivrà/agirà obnubilato dal velo dell’ipnosi collettiva, ma sceglierà e interagirà con consapevolezza con gli altri e con l’ambiente di cui è parte. Il libro spiega approfonditamente, anche attraverso esercizi pratici, come funziona il nostro “cuore bambino” e come possiamo “risvegliarci ” prendendocene cura. Consigliatissimo.
Giandomenico Bagatin è psicologo, psicoterapeuta e docente di psicoterapia in Italia e Spagna, nonché attuale consigliere dell’ordine degli psicologi del Friuli Venezia Giulia. Si occupa di adulti, coppie e infanzia a Trieste e a Monfalcone, dove lavora anche sulla terapia alimentare. Supervisiona inoltre gli educatori nella cooperazione sociale ed è impegnato nella sua regione nel trattamento degli uomini autori di violenza. È autore di consulenze per articoli divulgativi su varie riviste nazionali