Spazi di entusiasmo
Ho partecipato al convegno GLI STRUMENTI DEL COUNSELOR, organizzato da ANCORE a Pescara ed ho sentito la necessità di condividere, tramite queste righe, la sensazione che ho riportato con me a casa e le riflessioni di quel giorno.
Un anno fa scelsi di aprire la Scuola di counseling a indirizzo Voice Dialogue dell’ Istituto HeskaiHer da me diretto perché amo il Voice Dialogue, amo la mia professione di counselor e amo insegnare il Voice Dialogue e il counseling e così a marzo di quest’anno è iniziata questa nuova avventura. La scelta della Scuola ha immediatamente aumentato la mia responsabilità di riconoscere più a fondo le peculiarità ed i confini della professione di counselor e di seguire da vicino ed in prima persona il dibattito nato dopo la legge n. 4 del 4 gennaio 2013.
Partecipare al convegno mi ha permesso di fare ulteriori passi verso una definizione sempre più riconoscibile e peculiare della figura del counselor e questo grazie all’introduzione della presidentessa dott.ssa Bruzzese, alla relazione della vicepresidentessa Fanfani e alle relazioni dei colleghi presentate nella mattinata.
È stato interessante per me vedere l’impegno che ognuno di loro aveva messo nel ricercare nella propria attività, seguendo le linee guida della professione, nei diversi modi e ambiti di applicazione, e quindi nella pratica, gli strumenti e gli atti distintivi del counselor e del counseling rispetto a professionisti quali lo psicologo e lo psicoterapeuta. In conseguenza alle diatribe sorte dopo l’approvazione della legge che ha riconosciuto la professione di counselor, è nata forte la necessità di affrancarsi dalle discipline psicologiche e psicoterapiche e di questo ANCORE si è fatto promotore da tempo. Ad esempio coinvolgendo i counselor supervisori, tra cui anche la sottoscritta, in una riflessione su alcuni termini della professione, per ripulirli da attributi psicologici e riscoprire più antiche radici nelle quali poter costruire l’identità della professione stessa; ed anche nel chiarire in maniera sempre più adeguata e precisa gli ambiti e gli obiettivi di intervento. E questo convegno è stato a mio avviso un ulteriore contributo di ANCORE, impegnato in prima persona, nella definizione e creazione della professione di counselor.
A questo proposito l’assemblea dei soci è stato uno spazio eccezionale per comprendere più a fondo ed in maniera inequivocabile, quanto il lavoro del Direttivo di questi anni e soprattutto di questi ultimi tempi, abbia puntato alla professionalità degli iscritti all’Associazione grazie anche al riconoscimento della necessità di pretendere dai propri iscritti e dai Corsi di counseling riconosciuti, una formazione seria, completa e continua.
Inoltre, l’esposizione dei documenti da parte del Direttivo durante l’assemblea, ha messo in luce la rete europea di contatti e di lavoro per la definizione degli standard di qualità che si sta sviluppando intorno alla professione, offrendo uno scenario più ampio ed entusiasmante di quanto il counseling stia prendendo piede in Europa e del ruolo sempre più importante che ANCORE sta assumendo in questo ambito entrando a far parte dell’EAC tramite Federcounseling. E di questo forse la maggior parte dei soci non è totalmente consapevole, un vero peccato!
La sensazione finale è stata quella di avere alle mie spalle una forza ed un sostegno da parte di ANCORE fatto di impegno, entusiasmo, professionalità, attenzione, caparbietà, passione, correttezza, puntualità e lungimiranza che mi permettono di essere guidata e indirizzata in questa professione che mai come ora sta guardando a se stessa con occhi nuovi, una di quelle professioni che io definisco della Nuova Era, i cui strumenti ed obiettivi sono in accordo con le nuove istanze per gli esseri umani di benessere a tutto tondo, e con la meravigliosa complessità che si sta dispiegando nelle nostre vite.
Tarano, 2 giugno 2014