E TUTTO PRENDE UN’ALTRA PROSPETTIVA. Di Elena DDV Dragotto
La scorsa settimana ho condotto a Tarragona, in Spagna, il seminario di gruppo di quattro giorni dal titolo: L’ARTE DELLA COMPLESSITÀ. Incontra te stesso con il Voice Dialogue. E’ stato un incontro molto potente e profondo che ha toccato i partecipanti e aperto nuove possibilità sul loro cammino di Esseri Umani.
E’ stato incredibile, anche se non è la prima volta che accade, ma ogni volta lo accolgo con stupore e gratitudine, essere testimone della trasformazione dei partecipanti durante le giornate di lavoro. Trasformazione che è direttamente proporzionale al loro desiderio di mettersi in gioco, al loro coraggio, all’approccio della Dinamica dei Sé e del Voice Dialogue – tecnica di crescita personale ideata negli anni ’70 dagli psicoterapeuti Hal e Sidra Stone -, totalmente rispettosi dell’Essere Umano, della Vita, del processo e del suo naturale svolgersi.
Come counselor Voice Dialogue, il mio ruolo è sempre quello di facilitare il processo, di mettermi al servizio del gruppo e dei suoi componenti, affidandomi e arrendendomi totalmente al processo stesso, in un ascolto umile e di servizio, focalizzando su di esso le mie azioni di intervento.
Il grande potere del Voice Dialogue è quello di proporre un nuovo punto di vista su se stessi e la propria esperienza di vita avuta fino a quel momento, permettendo di riconoscere che ciò che siamo è il frutto di un amore e una protezione che ci siamo dati attraverso i nostri Sé primari, – quei comportamenti e modi di essere in cui ci siamo identificati -, fondamentali per essere dove siamo e chi siamo oggi. Di conseguenza, scopriamo che non siamo sbagliati! Non siamo da cambiare! Ma, semplicemente, da rendere liberi di scegliere la propria Vita!
Quando questa idea comincia da insinuarsi tra i rimproveri del nostro Critico interiore e l’intenzione, purtroppo molto in voga, di dover smantellare chi siamo per diventare “chi siamo veramente”, ecco che accade il miracolo.
Qualcosa dentro si rilassa e si guarda ai propri Sé primari non più come quei comportamenti che ci impediscono di essere ciò che vorremmo o potremmo essere, ma come un modo di essere e di fare che ci ha permesso di superare la vulnerabilità e le ferite che l’infanzia inevitabilmente porta con sé.
E allora l’Amore per se stessi riprende a fluire.
Ciò che sembrava impossibile, torna a essere possibile; ciò che si era bloccato, riprende a fluire; il potere dato all’esterno, ritorna nelle proprie mani; ciò che era nel buio, rivede la luce; il respiro strozzato si allarga; ciò che non si vedeva appare per dare nuove prospettive; i volti chiusi si allargano in sorrisi; il peso si alleggerisce. E tutto ciò si diffonde da dentro verso il mondo, giacché è specchio di noi stessi, contribuendo all’evoluzione dell’Umanità intera.
Tutto questo è successo nei quattro giorni di lavoro con il Voice Dialogue con il gruppo a Tarragona. Grazie per avermi permesso nuovamente questa Meraviglia, questa Alchimia e questa Benedizione.