CELEBRAZIONI. Di Elena DDV Dragotto
C’è un tempo per Iniziare, uno per Sudare e uno per Celebrare.
Pochi giorni fa si è conclusa la prima edizione della Scuola di counseling Voice Dialogue dell’Istituto HeskaiHer, e ci sono stati i primi diplomati. Una grade emozione.
La sessione di esame è stata, in realtà, una Celebrazione di questi tre anni, del percorso personale e professionale, di un Ciclo di Vita che ha visto i partecipanti e lo staff docente come compagni di Viaggio e di Evoluzione.
Ho voluto fortemente il tempo della Celebrazione, perché celebrare significa Testimoniare il cammino fatto; sentire l’impatto di ciò che era all’inizio e di ciò che è nel Qui e Ora; e onorare la Sacra Legge Vita/Morte/Vita, chiudendo un Ciclo per mettere solide basi al passo successivo che apre al Nuovo.
Generalmente i rituali che conosciamo e pratichiamo nella nostra società e nella nostra vita hanno a che fare o con la religione: battesimo, comunione, matrimonio; oppure con i compleanni, le ricorrenze e le festività. Ma non è consuetudine prendersi un tempo di riflessione quando abbiamo concluso qualcosa o raggiunto un obiettivo, personale o professionale che sia. Ritengo che dedicare del tempo a lasciare andare ciò che è stato e onorare ciò che è ci permetta di celebrare noi stessi, nelle nostre scelte, nel nostro impegno/sudore e nella nostra evoluzione di esseri umani.
Troppo spesso si passa da un progetto all’altro, da obiettivo all’altro, da un desiderio all’altro, senza dedicare del tempo ad ascoltare in intimità i Doni e la Saggezza che il percorso appena concluso ci ha portato. E onorando anche gli errori compiuti e prendendocene responsabilità, possiamo essere certi che non si ripeteranno.
E così, l’ultimo week end della mia Scuola di counseling è stato dedicato alla Celebrazione, con tutte le sfumature emotive che ha comportato.
La paura degli esami e del dopo. Il dolore della perdita di uno status, quello di studente, con il timore e l’eccitazione di accettare fino in fondo il nuovo status di professionista, di counselor. Il lutto, per me, di lasciar andare i miei studenti e la gioia di accoglierli come “colleghi”.
Ora sono sicura che siamo tutti pronti per il passo successivo.
Grazie! Leggere quello che hai scritto con la mete con il cuore e con la pancia è stato molto bello!
AUGH!
Grazie Manuele, è stato meraviglioso partecipare… con la mente, con il cuore e con la pancia! Augh!