Dinamica dei Sé e Voice Dialogue di Elena Dragotto
La Dinamica dei Sé e il Voice Dialogue nascono negli Stati Uniti negli anni 70 ideati da Hal Stone, Ph.D. e Sidra Stone, Ph.D., e si fondano sul riscontro che l’“Io” è costituito da una molteplicità di Sé interiori.
Il Voice Dialogue è una tecnica sofisticata di “intervista ai Sé” che mira a sviluppare un “Io Cosciente” che, a differenza dell’Io operativo, non è identificato con alcuni Sé, ma può scegliere di volta in volta quali aspetti attivare nelle diverse situazioni.
Il presupposto intorno a cui la Dinamica dei Sé si sviluppa è il seguente: quando nasciamo siamo esseri completamente vulnerabili, la nostra sopravvivenza dipende totalmente dalle cure dei nostri genitori o da chi si prende cura di noi. Inoltre, abbiamo a nostra completa disposizione tutto il bagaglio di comportamenti che possiamo mettere in atto durante la nostra vita: non ci sono limiti, il bagaglio di ogni essere umano corrisponde a tutti i comportamenti che possiamo vedere nel mondo, da quelli più edificanti a quelli più aberranti, ognuno di noi li possiede.
Ma cosa accade nei primi anni della nostra vita?
Di questo immenso bagaglio iniziamo a fare una cernita e la scelta avviene in base ai risultati che certi comportamenti che mettiamo in atto conseguono.
Se nasco in una famiglia dove il valore della responsabilità è molto forte e sostenuto, inizierò a preferire per me comportamenti e modi di agire che mettano in primo piano questa qualità, perché questo verrà riconosciuto e apprezzato da chi si prende cura di me e io sarò amato.
Con il tempo, mi accorgo con sempre maggiore chiarezza e anche attraverso rimproveri che mi feriscono, che il comportamento opposto, l’irresponsabilità, non è ugualmente apprezzato, ma anzi, a volte addirittura punito.
E così, a seguito di questa constatazione, inizierò sempre di più ad agire come bambino responsabile, “un vero ometto”, o “una vera donnina”, ed a non agire più l’irresponsabilità, causa di dolore, disagio e rimproveri.
Come si traduce questo naturale meccanismo secondo la Dinamica dei Sé?
La parte responsabile diventerà primaria nella mia vita e mi porterà ad agire sempre nello stesso modo in qualsiasi situazione. Insieme alle altre parti che nel tempo prenderanno il sopravvento sui loro opposti. Queste parti sono definite Energie primarie o Sé primari e sono loro che delineano la mia personalità e che influenzano il mio agire nella vita.
Nel momento in cui scelgo un Sé, anche se questo avviene del tutto inconsapevolmente, automaticamente spingo l’opposto nell’inconscio e il termine che lo identifica è: Energia rinnegata o Sé rinnegato.
Questa è la dinamica, secondo la Dinamica dei Sé, attraverso la quale la nostra personalità si forma.
Quindi ciò che ci fa agire nel mondo sono i nostri sé primari, ma, identificati in loro, l’agire sarà sempre in automatico, mai uno scegliere realmente. Questo perché non possiamo fare altro che comportarci in quel modo.
E così, quell’immenso bagaglio e quella ricchezza di cui siamo portatori, presto si riduce a pochi e ripetitivi comportamenti che non ci permettono la libertà di vivere. L’intento dei nostri Sé primari, che è la nostra famiglia interiore, è quello, anche in età adulta, di proteggere le nostre parti vulnerabili, quel bambino che una volta fu tale nella realtà ed ora continua ad esistere nella nostra realtà interiore.
Quel Bambino vulnerabile, che ora da adulti abita in noi, ha bisogno di amore e di riconoscimento ed ha fatto l’esperienza che comportandosi in un certo modo ciò di cui aveva ed ha bisogno lo ha ricevuto: l’amore dei genitori. Ora i Sé primari ritengono di dover continuare a farci agire nello stesso modo per ottenere lo stesso risultato: l’amore e la stima degli altri.
Ma cosa accade ai Sé rinnegati?
Certo, non scompaiono né muoiono, ma anzi si fanno sentire ogni tanto: attraverso i sogni; in certe situazioni in cui ci sorprendiamo in comportamenti nei quali non ci riconosciamo; oppure diventano i nostri partner, o colleghi di lavoro, o i nostri figli.
Questo perché comunque esiste un’istanza sovrapersonale, dell’inconscio, che vuole per noi l’equilibrio. Vale a dire che se io rinnego una parte di me vivo costantemente nello squilibrio e quindi, in qualche modo, l’esistenza creerà per me occasioni attraverso le quali poter ritrovare l’equilibrio.
I Voice Dialogue è uno strumento ideale e potente per assecondare questa naturale tendenza dell’esistenza.
Come facilitare la ricerca dell’equilibrio?
Quando viviamo la nostra vita solamente attraverso alcune parti di noi, i Sé primari, è come se un’orchestra, composta solamente dagli archi, suonasse una sinfonia di Beethoven o di Mozart: certo, alle nostre orecchie, risulterebbe assai ripetitiva e priva di molte sfumature. Senza i fiati, i legni, le percussioni e anche il triangolo, relegati dietro le quinte, si perderebbe molto della bellezza di quella composizione. Ma non è possibile convincere gli archi che è necessario avere anche gli altri strumenti, per loro sembra essere inutile, impensabile ed anche pericoloso. Solo il direttore d’orchestra conosce la necessità e la bellezza di un organico completo in cui tutti gli strumenti possano suonare la loro melodia e la loro partitura. Per la Dinamica dei Sé il direttore d’orchestra ha un nome: Io cosciente (Ego Consapevole).
Ho usato questa metafora per poter dare un’immagine comprensibile dell’Io cosciente, perché è più facile dire di lui ciò che non è piuttosto che ciò che è.
Solo l’Io cosciente ci permette di fare scelte consapevoli nella nostra vita, perché da questo spazio interiore e centrale, rispetto alla polarità dei Sé, è possibile dare “voce” a tutti i nostri Sé e anziché costringerci in una vita guidata dai doveri, possiamo aprirci ad una vita che fluisce, permettendoci di affrontare ogni situazione così come necessita in quel dato momento.
In conclusione
Questo è l’obiettivo della Dinamica dei Sé, il radicamento, attraverso un lavoro personale che si sviluppa con le sessioni individuali di counseling Voice Dialogue e nel counseling di gruppo, di un processo continuo che porta ad un sempre più ampio sviluppo dell’Io cosciente. Questo permetterà nel tempo di abbracciare tutti i nostri Sé interiori fluendo nella nostra vita e appagandoci delle nostre scelte.
Seguendo questo processo non ci sveglieremo un giorno “trasformati” in Io cosciente, ma, attraverso questo spazio interiore, permetteremo a noi stessi di stupirci ed appassionarci alla nostra vita ed alla sua ricchezza, come accade in un viaggio in luoghi sconosciuti o nel viaggio musicale di una sinfonia, dove ogni strumento porta il suo contributo ed il suo particolare modo di interpretare il suono.
Per concludere: impareremo a danzare la nostra vita accompagnati dalla nostra personale ed unica sinfonia.